143. A norma delle vigenti disposizioni concordatarie, si dà lettura degli articoli del codice civile concernenti i diritti e i doveri dei coniugi.
144. Il sacerdote (o il diacono) benedice gli sposi e il popolo dicendo:
Dio, eterno Padre,
vi conservi uniti nel reciproco amore;
la pace di Cristo abiti in voi
e rimanga sempre nella vostra casa.
R Amen.
Abbiate benedizione nei figli,
conforto dagli amici, vera pace con tutti.
R Amen.
Siate nel mondo testimoni dell’amore di Dio,
perché i poveri e i sofferenti,
che avranno sperimentato la vostra carità,
vi accolgano grati un giorno nella casa del Padre.
R Amen.
E su voi tutti,
che avete partecipato a questa liturgia nuziale,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio X e Spirito Santo.
R Amen.
Dio, Padre onnipotente, vi comunichi la sua gioia
e vi benedica con il dono dei figli.
R Amen.
L’unigenito Figlio di Dio vi sia vicino e vi assista
nell’ora della serenità e nell’ora della prova.
R Amen.
Lo Spirito Santo di Dio
effonda sempre il suo amore nei vostri cuori.
R Amen.
E su voi tutti,
che avete partecipato a questa liturgia nuziale,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio X e Spirito Santo.
R Amen.
Il Signore Gesù,
che santificò le nozze di Cana,
benedica voi, i vostri parenti e i vostri amici.
R Amen.
Cristo, che ha amato la sua Chiesa sino alla fine,
effonda continuamente nei vostri cuori
il suo stesso amore.
R Amen.
Il Signore conceda a voi,
che testimoniate la fede nella sua risurrezione,
di attendere nella gioia che si compia la beata speranza.
R Amen.
E su voi tutti,
che avete partecipato a questa liturgia nuziale,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio X e Spirito Santo.
R Amen.
145. L’assemblea viene congedata con queste o simili parole, che esprimano l’invito alla missione e alla testimonianza sponsale nella comunità.
Nella Chiesa e nel mondo siate testimoni
del dono della vita e dell’amore che avete celebrato.
Andate in pace.
R Rendiamo grazie a Dio.
146. Si dà lettura dell’atto di Matrimonio. Quindi gli sposi, i testimoni e il sacerdote (o il diacono) lo sottoscrivono: le firme possono essere apposte sia davanti al popolo sia in sacrestia; mai però sull’altare.