Tobia si alzò dal letto e disse a Sara: «Sorella, Alzati!
Preghiamo e domandiamo al Signore nostro che ci dia grazia e salvezza»
(cfr Tb 8, 4b-8)
96. Quando si presentano situazioni che rendono necessaria o opportuna la celebrazione del Matrimonio all’interno di una celebrazione della Parola e non in quella eucaristica, si segue il rito qui descritto.
La celebrazione può essere presieduta da un sacerdote o anche da un diacono.
97. All’ora stabilita, il sacerdote (o il diacono), indossati il camice o la cotta, e la stola bianca o festiva ed eventualmente il piviale (la dalmatica se diacono) dello stesso colore, si reca con i ministranti alla porta della chiesa, accoglie gli sposi, li saluta cordialmente, manifestando la partecipazione della Chiesa alla loro gioia.
98. Si svolge quindi la processione all’altare: precedono i ministranti, segue il sacerdote (o il diacono), quindi gli sposi. Questi, secondo le consuetudini locali, possono essere accompagnati dai genitori e dai testimoni al luogo preparato per loro.
Durante la processione si esegue il canto di ingresso.
99. Il sacerdote (o il diacono) va all’altare, lo saluta con un inchino profondo e lo venera con il bacio. Quindi si reca alla sede.
100. All’ora stabilita, il sacerdote (o il diacono), indossati il camice o la cotta, e la stola bianca o festiva ed eventualmente il piviale (la dalmatica se diacono) dello stesso colore, si reca con i ministranti al luogo preparato per gli sposi.
101. Quando gli sposi giungono al luogo loro riservato, il sacerdote (o il diacono) li accoglie e li saluta cordialmente, manifestando la partecipazione della Chiesa alla loro gioia.
102. Mentre si esegue il canto d’ingresso, il sacerdote (o il diacono) saluta l’altare con un inchino profondo. Quindi si reca alla sede.
103. Fatto il segno di croce, il sacerdote (o il diacono) saluta i presenti, con queste parole o con altre adatte, specialmente desunte dalla sacra Scrittura.
Grazia a voi e pace da Dio Padre
e dal Signore nostro Gesù Cristo.
E con il tuo spirito.
Oppure:
Benedetto nei secoli il Signore.
104. Quindi, per disporre gli sposi e i presenti alla celebrazione del Matrimonio, il sacerdote (o il diacono) invita a far memoria del Battesimo con queste o simili parole:
Fratelli e sorelle,
ci siamo riuniti con gioia nella casa del Signore
nel giorno in cui N. e N.
intendono formare la loro famiglia.
In quest’ora di particolare grazia
siamo loro vicini con l’affetto,
con l’amicizia e la preghiera fraterna.
Ascoltiamo attentamente insieme con loro
la Parola che Dio oggi ci rivolge.
In unione con la santa Chiesa
supplichiamo Dio Padre,
per Cristo Signore nostro,
perché benedica questi suoi figli
che stanno per celebrare il loro Matrimonio,
li accolga nel suo amore
e li costituisca in unità.
Facciamo ora memoria del Battesimo,
nel quale siamo rinati a vita nuova.
Divenuti figli nel Figlio,
riconosciamo con gratitudine il dono ricevuto,
per rimanere fedeli all’amore
a cui siamo stati chiamati.
105. Oppure:
N. e N.,
la Chiesa partecipa alla vostra gioia
e insieme con i vostri cari
vi accoglie con grande affetto
nel giorno in cui davanti a Dio, nostro Padre,
decidete di realizzare la comunione di tutta la vita.
In questo giorno per voi di festa
il Signore vi ascolti.
Mandi dal cielo il suo aiuto
e vi custodisca.
Realizzi i desideri del vostro cuore
ed esaudisca le vostre preghiere.
Riconoscenti per essere divenuti figli nel Figlio,
facciamo ora memoria del Battesimo,
dal quale, come da seme fecondo,
nasce e prende vigore l’impegno
di vivere fedeli nell’amore.
106. Oppure:
Carissimi,
celebriamo il grande mistero
dell’amore di Cristo per la sua Chiesa.
Oggi N. e N. sono chiamati a parteciparvi
con il loro Matrimonio.
Riconoscenti per essere divenuti figli nel Figlio,
facciamo ora memoria del Battesimo,
inizio della vita nuova nella fede,
sorgente e fondamento di ogni vocazione.
Dio nostro Padre,
con la forza del suo Santo Spirito,
ravvivi in tutti noi il dono
di quella benedizione originaria.
107. Dopo l’invito iniziale, il sacerdote (o il diacono) rimane in piedi alla sede, rivolto verso il popolo. Alcuni ministranti portano dinanzi a lui l’acqua benedetta. Quindi si ringrazia per il dono del Battesimo.
Dove è possibile, la memoria del Battesimo avviene presso il fonte battesimale.
Padre,
nel Battesimo del tuo Figlio Gesù al fiume Giordano,
hai rivelato al mondo l’amore sponsale per il tuo popolo.
Noi ti lodiamo e ti rendiamo grazie.
Cristo Gesù,
dal tuo costato aperto sulla Croce hai generato la Chiesa,
tua diletta sposa.
Noi ti lodiamo e ti rendiamo grazie.
Spirito Santo,
potenza del Padre e del Figlio,
oggi fai risplendere in N. e N.
la veste nuziale della Chiesa.
Noi ti lodiamo e ti rendiamo grazie.
108. Il sacerdote (o il diacono) continua:
Dio onnipotente,
origine e fonte della vita,
che ci hai rigenerati nell’acqua
con la potenza del tuo Spirito,
ravviva in tutti noi la grazia del Battesimo,
e concedi a N. e N. un cuore libero e una fede ardente
perché, purificati nell’intimo,
accolgano il dono del Matrimonio,
nuova via della loro santificazione.
Per Cristo nostro Signore.
R Amen.
109. Il sacerdote (o il diacono) segna se stesso con l’acqua benedetta, poi asperge gli sposi e l’assemblea dei fedeli.
110. Durante l’aspersione si può eseguire un canto adatto.
111. Ultimata l’aspersione, il sacerdote (o il diacono), recita una delle orazioni collette.
O Dio, che in questo grande sacramento
hai consacrato il patto coniugale,
per rivelare nell’unione degli sposi
il mistero di Cristo e della Chiesa,
concedi a N. e N. di esprimere nella vita
il dono che ricevono nella fede.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure:
O Dio, che fin dagli inizi della creazione
hai voluto l’unità fra l’uomo e la donna,
congiungi con il vincolo di un solo amore questi tuoi figli,
che oggi si uniscono in Matrimonio,
e fa’ che siano testimoni di quella carità
che hai loro donato.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure:
Ascolta, Signore,
la nostra preghiera
ed effondi con bontà la tua grazia su N. e N.,
perché, unendosi davanti al tuo altare,
siano confermati nel reciproco amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure:
Dio onnipotente, concedi a N. e N.,
che oggi consacrano il loro amore,
di crescere insieme nella fede che professano davanti a te,
e di arricchire con i loro figli la tua Chiesa.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure:
Ascolta, o Signore,
la nostra preghiera e sostieni con il tuo amore
il vincolo del Matrimonio che tu stesso hai istituito
per la crescita del genere umano,
perché l’unione che da te ha origine, da te sia custodita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure:
O Dio, che dall’inizio del mondo
benedici l’uomo e la donna con la grazia della fecondità,
accogli la nostra preghiera:
scenda la tua benedizione su N. e N., tuoi figli,
perché, nel loro Matrimonio,
siano uniti nel reciproco amore, nell’unico progetto di vita,
nel comune cammino di santità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.